Fringe Benefits 2023: cose da sapere per i datori di lavoro

fringe benefits 2023

I Fringe benefits 2023 si stanno rivelando un insostituibile tassello nel mosaico del rapporto tra datori di lavoro e i propri dipendenti. Ecco una guida esauriente per i datori di lavoro, con focus sui vantaggi, chiara disamina normativa, esempi concreti e una checklist al passo con i tempi.

Puntuale come un orologio svizzero, la normativa sui fringe benefits 2023 impone un aggiornamento costante. Per sopperire a questa necessità, nel nostro articolo troverete un’analisi comparativa del trattamento fiscale sui fringe benefits, corredata da approfondimenti e suggerimenti fondamentali per i datori di lavoro.

Nell’articolo presenteremo i vari tipi di fringe benefits, ponendo l’accento sui più comuni tra questi, quali buoni pasto, servizi di trasporto e i molteplici bonus per l’istruzione. Per ciascuna categoria di benefici, vengono discusse le caratteristiche chiave come l’imponibilità fiscale, l’IVA applicabile e l’inclusione in termini di retribuzione imponibile.

Un elemento di spicco del nostro articolo è la checklist per i datori di lavoro sui fringe benefits 2023, un pratico strumento mirato a guidare i datori di lavoro nell’attuazione di questi vantaggi per i lavoratori. E’ un supporto importante per gestire in modo efficiente e redditizio i vari benefici fruibili.

Verifiche da fare Fringe Benefits

Ed eccoci quindi alla check list delle cose da verificare per i datori di lavoro:

  • reperire tutti i dati inerenti ai familiari del dipendente, con particolare attenzione al fatto che i figli siano dichiarati come tali nella dichiarazione
  • n caso di due genitori lavoratori dipendenti  il dato letterale  della norma consente ad entrambi  di fruire del nuovo  limite di non imponibilità dei fringe benefit fino a 3mila euro, cosa che non sembra molto equa ma in mancanza di chiarimenti risulta applicabile
  • la situazione di figlio a carico potrebbe modificarsi prima della fine del periodo di imposta, cioè risultare non più a carico   con la percezione di un reddito superiore alla soglia prevista
  • Il momento dell’assoggettamento a contribuzione dei benefit erogati con voucher, è sempre quello della percezione del titolo  da parte del dipendente e  non il momento in cui quest’ultimo effettivamente ne usufruisce .
  • La norma richiede infine l’informativa alle rappresentanze sindacali sull’erogazioni prima che siano  effettuate.

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