Ti abbiamo parlato già in un articolo del credito di imposta per l’acquisto dei beni strumentali. In questa guida invece ci occupiamo di tutto quello che accade nel caso di tardiva interconnessione per beni strumentali agevolati. Prima di tutto, però, per fare chiarezza, è necessario capire il concetto fondamentale: che cos’è la tardiva interconnessione?
La tardiva interconnessione: il significato
Partiamo dalla definizione: l’interconnessione tardiva si verifica quando un bene è riferito a un periodo di imposta successiva rispetto all’anno in cui è stato acquistato e inserito nel processo produttivo. Facciamo un esempio: una azienda acquista con credito di imposta nel 2021 un macchinario o un apparecchio per la refrigerazione dei bilici dei camion con annesso software che consente l’interconnessione. Il macchinario e il relativo software sono attivati nello stesso anno, ma vengono agganciati all’attività produttiva solo in un periodo successivo, ovvero nel 2022. Quindi si tratta di interconnessione tardiva, ma quando va dichiarato il credito di imposta nel modello dei Redditi del 2022 che fa riferimento all’anno precedente o in quello del 2023? C’è il rischio che si perda l’agevolazione?
La tardiva interconnessione pregiudica l’agevolazione?
Per rispondere a questa domanda, bisogna fare riferimento alla legge di Bilancio 178/2020. Qui si legge che il credito di imposta per l’acquisto dei beni strumentali 4.0 è utilizzabile a compensazione dalla decorrenza dell’avvenuta interconnessione. Ad ogni modo, c’è comunque una notizia buona: anche se l’interconnessione avviene 12 mesi dopo l’acquisto dei beni strumentali, sicuramente non perderai l’agevolazione, semplicemente slitterà al periodo di imposta successivo. Ciò significa che l’interconnessione è il fattore fondamentale e discriminante da un punto di vista temporale. Quindi, se avviene in ritardo, ovvero nel 2022, la compensazione scatterà nel modello Redditi del 2023.