Il decreto semplificazioni è legge, come certifica la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.193 del 19 agosto 2022. Vediamo insieme quali sono le principali novità.
Cosa contiene il decreto Semplificazioni
Tra i primi punti da analizzare c’è la non necessità di stampare i registri contabili tenuti con meccanismi meccanografici, a patto, però, di essere in grado di produrle in caso di controlli e ispezioni per delle autorità competenti.
Un’altra novità riguarda i modelli Intrastat. In un primo momento la scadenza era stata posposta, poi è stata riconfermata al giorno 25. Quindi per il mese di agosto il termine ultimo per la presentazione è il 25 agosto e non il 31 agosto.
I crediti di imposta derivanti dall’energia elettrica e gas naturale non prevedono dei limiti per la concessione in regime de minimis. In merito alla quarta cessione dei crediti da interventi edilizi, è stata predisposta la possibilità di per le banche di concedere una quarta e ultima cessione a favore dei propri correntisti che non agiscono come privati, anche se questi ultimi ne hanno fatto richiesta prima del 1 maggio 2022.
Errori contabili e Crisi di impresa
Una panacea contro gli errori contabili. Il decreto cancella le gestioni previste in caso di errori e stabilisce che i componenti di reddito imputati a bilancio a seguito di correzione di errori rilevino ai fini fiscali nell’ esercizio nel quale avviene la correzione, sia ai fini IRES che ai fini IRAP.
L’ultimo capitolo riguarda proprio l’Irap. Con il decreto Semplificazioni è stato confermato che se il debito scoperto è di ammontare inferiore a 5.000 euro nessuna segnalazione è prevista. Per cifre superiori a 5.000 euro, e fino a 20.000 euro, invece, la segnalazione scatterà se l’iva periodica non versata supera il 10% del volume d’affari dell’anno precedente.