Se stai cercando come detassare gli utili maturati dalla tua azienda, la soluzione migliore è il patent box fai da te. Si tratta di uno strumento che è stato riaggiornato grazie al Decreto Crescita /Dl 34/2019) e che, proprio in virtù di questa modifica risulta essere ancora più appetibile dalle aziende che hanno interesse a innovare e a rinnovarsi. Il nuovo Decreto semplifica la procedura e introduce l’autodeterminazione del calcolo da parte delle imprese e la predisposizione di una idonea documentazione da conservare. Ma prima di addentrarci nel dettaglio sui recenti cambiamenti, procediamo per gradi alla scoperta del Patent Box fai da te.
Come funziona il Patent Box?
Il patent box è stato introdotto con la “Legge di Stabilità” del 2015. In base a questo provvedimento, è previsto un regime di tassazione agevolata per i redditi maturati dall’utilizzo di beni immateriali come:
- brevetti
- innovazioni biotecnologiche
- marchi
- software
- certificazioni per topografie, varietà vegetali e semiconduttori
- disegni e modelli
- know how aziendale
Per tutte queste innovazioni non si applica più la tassazione del 31,4% ma del 16%: calcolatrice alla mano, sono stati detassati della metà. A questo punto è importante autodeterminare il proprio reddito derivante da queste operazioni: per farlo è necessario predisporre la documentazione idonea e in linea con le indicazioni elencate nel provvedimento del direttore dell’Agenzie delle Entrate. Ovviamente, una volta redatta, va anche inclusa nella dichiarazione dei redditi.
Quanto vale l’agevolazione? Quanto tempo dura?
Il calcolo è basato su alcuni passaggi chiave. In primo luogo, va individuato “l’intangibile” agevolabile, ovvero tutto quello che rientra nell’elenco esposto nel primo paragrafo. Poi si valutano le spese incrementali e di R&S per l’indice nexus ratio, oltre al calcolo del reddito agevolabile generato dal’extra profitto attribuibile ai beni materiali rispetto alle funzioni routinarie. Proprio il 50% di questo reddito agevolabile costituisce la variazione in diminuzione Ires e Irap. Le aziende che si avvalgono di questa opzione nell’ultima dichiarazione dei redditi, dividono i profitti detassati in 3 quote annuali regolari.
La documentazione obbligatoria e penalty protection
La nuova normativa impone l’obbligo di presentare preventivamente una documentazione precisa e inoppugnabile. Grazie a ciò l’impresa potrà usufruire di una protezione sanzionatoria: il patent box penalty protection che interviene nel caso in cui un controllo delle Agenzie delle Entrate constatasse una quota di reddito esclusa da tassazione, ovvero una differenza di Ires e Irap sul reddito imponibile.
Per questo motivo è opportuno che la documentazione sia quanto più precisa. Pertanto è opportuno rivolgersi a un team di esperti come quello di Studio Contel che ti affiancherà in questo percorso. Del resto i professionisti di Studio Contel hanno già assistito quelle aziende che hanno concluso la fase di ruling e continuano ad assistere anche le società che non hanno ancora ultimato questo step. Infine, come già fatto in passato, la squadra di Contel è attiva anche nella consulenza in materia di transfer pricing.
Alla luce di questo possiamo dire che il Patent Box fai da te è una scelta vincente perché abbrevia i tempi di attesa e semplifica la procedura. Ma per essere realmente efficace è importante lasciarsi affiancare da esperti di fiscalità agevolata, proprio come i professionisti di Studio Contel.