Liti fiscali pendenti: decideranno gli enti locali entro il 31 marzo

liti agevolate enti locali 31 marzo 2023

Quale è il ruolo degli Enti Locali nell’ambito della pace fiscale? In pratica, cosa succede quando proprio questi ultimi sono in lite con i contribuenti? A quanto pare le controversie con gli stessi rientrano in quelle che sono state definite liti agevolate e pertanto si applicano le disposizioni contenute all’articolo 42 del DDL della legge di bilancio. Vediamo meglio nel dettaglio il tutto.

Come si accede alle liti agevolate?

L’articolo 42 del DDL dice chiaramente che:”Ciascun ente territoriale può stabilire, entro il 31 marzo 2023, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti, l’applicazione delle disposizioni di cui al presente articolo alle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il medesimo ente o un suo ente strumentale”.

Questo vuol dire che, a differenza della Rottamazione, la chiusura agevolata delle liti fiscali pendenti diventa accessibile allo stesso Ente, a patto che deliberi il tutto entro il 31 marzo 2023.

Come funzionano le liti agevolate?

Secondo quanto stabilito dall’articolo 42 al comma 1, la domanda di agevolazione fiscale può essere proposta da:

  • dal soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio, o da parte di chi vi è subentrato o ne ha legittimazione, entro il 30 giugno 2023, con pagamento della prima o unica rata entro la medesima data;
  • per le controversie in cui il ricorso in primo grado sia stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore della legge di bilancio;
  • con riferimento alle controversie per le quali, alla data della presentazione della domanda di definizione agevolata, non si sia concluso il processo con pronuncia definitiva.

Secondo quanto si legge sempre su Fiscal-Focus,le liti fiscali pendenti

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