Decreto Bollette 2023: tutto quello che c’è da sapere

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A fine marzo è stato approvato il decreto bollette 2023. Ma di cosa si tratta? Ci sono i vantaggi per i professionisti? E chi ne può usufruire? Proviamo a fare chiarezza in questo breve articolo. Ricordiamo che questa misura può considerarsi anche un prolungamento delle misure già intraprese negli anni scorsi a favore delle imprese e delle famiglie.

Cosa stabilisce il bonus bollette?

Ci sono comunque delle sostanziali differenze rispetto ai semestri precedenti. Infatti i bonus energia previsti per le imprese sono stati sì rinnovati, fino al 30 giugno, ma i crediti di imposta risultano essere più ridotti rispetto al trimestre precedente. Chi ne può usufruire? Queste agevolazioni, entrate in vigore il 31 marzo, riguarderanno tutte quelle aziende che hanno registrato un incremento delle bollette dei servizi di luce e gas pari al 30% in più rispetto al primo trimestre del 2019, cioè in un periodo pre-covid.

Tra le altre cose presenti nel bonus bollette, figura anche la riduzione dell’IVA al 5% per tutti i servizi che riguardano il teleriscaldamento ma solo per i mesi di aprile, maggio e giugno. Via libera, inoltre, alla riduzione degli oneri generali nel settore del gas per il 2° trimestre dell’anno 2023, mentre tornano gli quelli sull’elettricità. Infine un occhio d’attenzione anche alle famiglie. Infatti dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, alle famiglie verrà riconosciuto un contributo mensile, erogato in misura fissa ma con differenze sulla base delle zone climatiche, nei casi in cui il prezzo del gas sia superiore a specifici limiti.

Rimane, inoltre, per l’intero 2023 la misura che riduce l’aliquota IVA sul pellet al 10 per cento.

L’esclusione dei professionisti

Secondo quanto riportato su Fiscal-Focus, Falcone, il presidente di Lapet, “Il decreto interviene su questioni particolarmente sentite dai contribuenti, imprese e professionisti in relazione al perdurare del conflitto Ucraina-Russia e dell’inflazione che continua ad incidere sul potere d’acquisto soprattutto dei meno abbienti. – commenta Falcone – Ci spiace dover ancora una volta rilevare l’immotivata esclusione dei professionisti dai benefici del contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”.

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